La batteria con manutenzione: nemica numero uno di tutti quegli amanti delle due ruote che “ho deciso: quest’inverno ripongo scooter/moto in garage, per riprenderlo la prossima estate”.
Dopo l’ultima pubblicazione del nostro blog, questa non dovrebbe più sembrarvi oggetto così ostico.
Svegliare scooter e moto dal letargo
La batteria “con manutenzione”
Archiviata la pratica relativa a quella che in gergo viene chiamata “batteria senza manutenzione” (per la quale non è possibile effettuare alcun tipo di manutenzione) prendiamo in considerazione quel modello sul quale, al contrario, è possibile intervenire.
Spiegheremo, nel dettaglio, tutte le fasi di preparazione e messa in opera della batteria con manutenzione.
Con manutenzione: viene così chiamata perché la sua carica può essere totalmente ristabilita. Al momento dell’acquisto ad essa non viene associato alcun liquido elettrolita (quest’ultimo viene fornito a parte, in un contenitore sigillato, esterno). Generalmente, una batteria del genere viene venduta con viti per morsetti, liquido elettrolita (separato) e tubo di sfiato.
Proviamo ad elencare tutti quei passaggi necessari ad un ottimale processo di preparazione e installazione.
Per prima cosa – rammentiamo, come già fatto – bisogna munirsi di guanti di protezione (un comune modello in lattice può andare bene) indossare appositi occhiali ed esser sicuri di trovarsi in un luogo ben arieggiato. Ricordiamo, anche, che tutte le seguenti operazioni è bene non vengano eseguite alla presenza di bambini.
Come preparare e installare una batteria
La batteria con manutenzione
– Il liquido elettrolita pt. 1 –
Posta di fronte a noi la batteria, noteremo un sigillo di protezione, sullo sfiato.
Eliminiamo il sigillo: passaggio fondamentale per consentire, tramite il tubo di sfiato, di far fuoriuscire il liquido in caso la batteria raggiunga temperature molto elevate. Eviteremo, così, che l’accumulatore subisca danni permanenti, come, ad esempio, rigonfiamenti.
Rimosso il tubo di sfiato, procediamo a svitare i tappi superiori.
In questo tipo di batterie, i tappi possono essere di due versioni: avvitatili o a incastro.
Distinguerli, è abbastanza semplice: i tappi con filettatura presentano, nella parte superiore della testa, uno spacco o una croce, e sono facilmente rimovibili con un cacciavite; alla base, questi hanno una guarnizione che permette loro di aderire perfettamente alla superficie, e impedisce al liquido elettrolita di non fuoriuscire.
Se non troviamo nessun segno che ci riconduca a un cacciavite, possiamo procedere a sfilare il tappo – che in questo caso sarà ad incastro – con una pinza (avendo premura di non stringere troppo, così da non danneggiarlo). Con una giusta pressione – non eccessiva – il tappo verrà poi re incastrato.
Come preparare e installare una batteria
La batteria con manutenzione
– Il liquido elettrolita pt. 2 –
Ora, siamo pronti per immettere l’elettrolita all’interno della batteria.
Apriamo il sacchetto sigillato, dopo aver verificato che non vi siano state perdite di liquido.
Prendiamo il nostro contenitore e passiamo l’elettrolita nella batteria (la maggior parte dei contenitori viene fornita con un tubicino per far defluire meglio l’acido – che in alcuni casi, può presentare una punta da incidere leggermente con una normale forbice.
Iniziato il passaggio del liquido, l’elettrolita ha una reazione con gli elementi della batteria che può provocare un’ebollizione.
Al primo “rabbocco” riempiamo gli elementi solo fino a metà per ogni foro.
Trascorsi un paio di minuti, stabilizzatosi l’acido, possiamo procedere al riempimento massimo, facendo sempre attenzione alla situazione poc’anzi descritta.
Teniamo occhi e naso ben coperti con occhiali e mascherina, e non operiamo troppo vicino all’accumulatore, dato che la reazione chimica potrebbe provocare una fuoriuscita di gas.
Portato l’elettrolita ai livelli di massimo inseriamo nuovamente i tappi, sigillandoli con cura, tenendo ben d’occhio – solo nella versione con viti – le guarnizioni.
Compiuto anche questo passo, consigliamo di lasciare la batteria a riposo per circa 60 minuti, per consentire all’elettrolita di compiere la sua reazione.
Come preparare e installare una batteria
La batteria con manutenzione
– Prima carica –
Per questo modello, come per quello senza manutenzione, è suggerita qualche ora di bassa carica.
Ricordiamo di non superare mai il livello di carica per una percentuale di corrente che va oltre il 50% della capacità.
Bisogna suddividere l’amperaggio della batteria per 10;
Per una batteria da 12Ah
la Formula sarà
12Ah/10 = 1,2 Ampere (utilizzare, di conseguenza, questo voltaggio).
Se durante la carica ci rendiamo conto che la batteria si surriscalda oltre i limiti, riduciamo sensibilmente la corrente, o – in casi estremi – interrompiamo immediatamente il processo.
Effettuato il ciclo di carica, lasciamo riposare la batteria per un’ora per verificare nuovamente che il livello di elettrolita sia al punto di massimo.
Se nella fase di carica non ci siamo accorti di aver utilizzato un caricabatteria con un’intensità di corrente elevata, e dalla batteria è fuoriuscito del liquido, il livello andrà ripristinato con dell’acqua distillata.
Come preparare e installare una batteria
La batteria con manutenzione
– Montaggio –
Nella fase di montaggio seguente, prestiamo attenzione a non invertire i cavi sui poli (positivo – generalmente di colore rosso o blu, negativo – generalmente di colore nero), a stringere bene le viti sui morsetti e ad applicare del grasso di vaselina (o anche del semplice grasso da officina) sui poli stessi della batteria, per evitare la formazione di ossido e allungare la durata dello strumento.
Passaggio importantissimo, nel momento della sostituzione – troppo spesso sottovalutato – è quello che riguarda il cambio del tubo di sfiato. Non rimuoverlo, è un grave errore: consumatosi eccessivamente per intemperie o processi chimici, quest’ultimo potrebbe far si che il liquido possa quindi terminare la propria corsa su parti del motore, danneggiandole in maniera seria.
Tubo di sfiato sostituito, quindi, che va lasciato almeno 4-5 cm fuori.
Sempre sul tubo, come ultima esortazione, vi invitiamo ad applicare un taglio, trasversale (di 45 gradi).
Non compiere tale modifica, potrebbe comportare la permanenza del liquido all’interno della batteria, un ristagno che la farebbe riscaldare, danneggiandola.
Su questa tipologia di batteria è opportuno verificare, ogni 3000-4000 km (ogni 2-3 mesi se il veicolo viene utilizzato con una frequenza molto bassa) i livelli del liquido: se questo dovesse scendere sotto il livello di massimo, andrà subito ripristinato con dell’acqua distillata.